sabato 6 luglio 2013

Vittorio Sermonti




Controindicazioni, Precauzioni, Interazioni

Avendo il triste privilegio di non essere mai stato incinto – condizione catastroficamente pericolosa per chi assuma farmaci – non mi sono mai sentito in obbligo di leggere con l’attenzione che pare meritino le Controindicazioni, Precauzioni, Interazioni, insomma, le Istruzioni per l’uso delle compresse che via via assumevo dietro prescrizione medica. Mi allarmano e deprimono, vuoi perché generalmente non ne afferro bene il fascino chimico e lo specifico terapeutico, vuoi perché mi spiegano senza pietà – e questo lo afferro benissimo – come per ridurre un edema retinico io rischi l’infarto, per curare una pulpite io abbia serie probabilità di incorrere in un testa-coda in autostrada; e come, in ogni caso, la colpa sarebbe mia (cfr. Gestioni patrimoniali). Oltretutto il formato dei caratteri a stampa è talmente minuscolo da umiliare la mia subentrante presbiopia.
   Mi spiace, ma anche il vizio di leggere ha un limite.



............................................................................................................................................Da Il vizio di leggere, Bur Saggi, Rizzoli, Milano 2011, p. 98 (prima ed. Rizzoli 2009).