giovedì 16 febbraio 2023

Giampiero Neri

Erba, settembre 2012

Se ne è andato l'amico e maestro Giampiero Neri. Mi mancheranno i suoi saggi consigli, le telefonate, i nostri incontri a Erba e a Milano, i nostri farci festa, quei suoi sorrisi enigmatici e silenziosi, la sua proverbiale ironia. Riposa in pace.  

domenica 31 luglio 2022

Marco Ferri





È uscito a gennaio di quest’anno il libro del poeta fanese Marco Ferri. Dico il libro dal momento che non si tratta di un libro che si fa normalmente, ma di una autoantologia che va dal 1980 al 2020, del frutto maturo di un lavoro che deve avere impegnato non poco l’autore, visto che egli non si limita a restituire i sei libri precedenti, bensì porta a compimento una laboriosa ricollocazione dei testi già pubblicati e nel contempo presenta una trentina di inediti, distribuiti tra la prima e l’ultima sezione delle sei che lo compongono.  

 

L’opera in questione è stata pubblicata dalla Marcos y Marcos nella pregevole collana di poesia “Le Ali” diretta da Fabio Pusterla, che firma il risvolto di copertina in cui si legge: “Come è passato il tempo dà conto di un lungo percorso, quarant’anni di ricerca poetica ammirevole, caparbia, silenziosa e ora capace di stupire per la sua intima, coraggiosa coerenza.” È inoltre ulteriormente impreziosita dalla prefazione di Massimo Raffaeli, che giustamente sottolinea la distanza di Ferri sia dalla neoavanguardia che dai seguaci del postmoderno: “Ferri non ha mai perseguito una idea del sublime poetico ma, piuttosto, lo spettro di una verità quotidiana, personale, transeunte e pari alla vita stessa che i versi hanno il compito di trattenere o se non altro di inventariare.” 

 

In effetti già il titolo stesso, Come è passato il tempo, posto così, privo del solito punto esclamativo, non esprime nessuna sorpresa, non ha nulla di enfatico, assertivo, e neppure suggerisce un preciso rimpianto per i bei tempi andati, piuttosto è vero che il “come” del titolo contiene una civilissima denuncia. Nel "come" sono racchiusi i fatti e i pensieri e i sentimenti, e soprattutto il linguaggio, che nell'ultima sezione diventa il tema guida, perché scopre oggi i suoi limiti, soprattutto di fronte agli altri linguaggi, quelli che hanno modificato radicalmente il nostro posto nel mondo. C'è stata un’incredibile accelerazione nelle conoscenze, e il linguaggio della poesia rischia di diventare un noioso rituale, dentro una riserva indiana. Questa preoccupazione diventa sempre più netta sezione dopo sezione. 

 

Mi fermo qui. Volutamente non cito nessuna poesia, neppure un verso, e sì che mi sarebbe facile scegliere, ma diciamo pure che non è il mio ambito, o meglio, non è questo il motivo del mio intervento. Da vecchio estimatore di Marco Ferri, sono intervenuto più che altro per complimentarmi, per rallegrarmi con lui, poi per rendere noto a tutti (a cominciare dai cosiddetti “addetti ai lavori”) che sono felice di essere il primo a parlare di Come è passato il tempo (infatti non mi risulta che altri lo abbiano ancora fatto). E questo non lo ricordo di certo per vantarmi: se mi si vuole credere mi sarei accontentato di arrivare tra i primi dieci! Ma Ferri, da signore ironico e disincantato qual è mi perdonerà la polemica osservazione.



giovedì 22 aprile 2021

Francesco Scarabicchi

Una brutta notizia, nella notte del 21 aprile è mancato Francesco Scarabicchi. 

Una brutta notizia non solo per i familiari e gli amici, ma per la poesia, ovviamente, di cui Scarabicchi era uno dei nostri massimi rappresentanti.

Tra i molti meriti che gli si possono attribuire, spicca quello di avere sempre cercato di scrivere una poesia onesta, come predicava il suo amatissimo Saba. 

sabato 22 febbraio 2020

Ferruccio Benzoni





Sono felice di poter finalmente segnalare, di Ferruccio Benzoni, Con la mia sete intatta / Tutte le poesie, a cura di Dario Bertini, introduzione di Massimo Raffaeli, nella collana Le Ali diretta da Fabio Pusterla, Marcos y Marcos, Milano 2020. Il precedente libro di Benzoni (Cesenatico 1949 – Cesena 1997), Sguardo dalla finestra d’inverno, uscì presso Scheiwiller nel 1998, un anno dopo la prematura scomparsa dell’autore. Con la mia sete intatta è quindi un libro che mancava da troppo tempo, un libro lungamente atteso, un libro finalmente (ripeto) presente e che consiglio a tutti gli amanti della buona poesia.


martedì 2 ottobre 2018

Fabio Pusterla







Preghiera della rondine


Verso la chiazza di luce sul fondo
verso il riflesso del sole
con la memoria dell’ombra
con la speranza del mare.

Per l’acqua e per i prati
per la mano del vento il mio volo gaudioso
per tutte le cose precarie che splendono miti
per tutte le cose del mondo. So solo
volare impazzita rischiare
un viaggio.

E tu aiutami aria
sostienimi vento dell’Ovest
aspettami mare.


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Da Cenere, o terra, Marcos y Marcos, Milano 2018, p. 11.

lunedì 2 luglio 2018

Amedeo Anelli






Rappresentazione del silenzio

Ho sognato la neve.

L’assoluto silenzio
della neve in pianissimo.

Silenzio tutto in positivo

non ai bordi del suono
come quello della pioggia,

che è musica, eloquenza
ritmo.

Questa neve
nell’apparente slargo
del sogno
era geometria

disordinata geometria

ricca di traslazioni
fluttuazioni e saggezza.

Distesa sul foglio del sogno
si è seduta la neve,
e un fiocco si è situato
sulla mia mano.

L’ho sentito sciogliersi,
dileguarsi.

Come in un rituale
d’augurio mi sono
umettato dietro le orecchie.

Ho gioito della forza
costruttiva del silenzio,

dell’architettura necessaria del respiro

della neve che scende
necessariamente.


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Da Neve pensata, Mursia, Milano 2017, pp. 8, 9.

sabato 2 giugno 2018

g. z.




L’azienda agricola stretta com’era dai boschi
lassù dove finiva la lunga strada tortuosa che fiancheggiava il fosso
divenuta “fattoria didattica” avevano pensato di chiamarla La Quiete del Rio.
La quiete a sua volta terminava quando dai pullman le scolaresche festanti si                       riversavano]
contro steccati e recinti debitamente accolte dallo starnazzare delle oche
dal muggito della mucca
dai grugniti della scrofa coi maialini
nitriti di un par di cavalli
ragli di un asinello nondimeno istruito.


............................................................................................................................................Da La gravidanza della terra. Antologia di poesia rurale a cura di Daniela Marcheschi, Edizioni Olio Officina, Milano 2017, p. 82.